domenica 25 ottobre 2009

Centro Studi sull'Immigrazione e l'Emigrazione

Centro Studi sull'Immigrazione e l'Emigrazione

lunedì 19 ottobre 2009
STIAMO COSTITUENDO UN “CENTRO STUDI SULL’IMMIGRAZIONE E L’EMIGRAZIONE”, per il quale chiediamo di contattare giovani neolaureati/e in Sociologia, Economia, Demografia, Statistica, Giurisprudenza, per collaborazione. Il centro Studi si basa sulla seguente PremessaL’Italia ha conosciuto di recente il fenomeno dell’immigrazione. Il nostro è stato un popolo che ha vissuto l’emigrazione come opzione spesso stimolata dalla necessità di trovare una soluzione alla propria condizione di indigenza e insoddisfazione sociale. Molti italiani hanno rincorso, sopratuuto all’inizio del XX secolo il sogno americano dove la fiducia all’autorealizzazione ha magnetizzato un enorme flusso di popolazione.Da un recente contributo del sociologo americano Jeremy Rifkin (in Il Sogno Europeo, 2004) emerge il declino del “Sogno Americano”, privato dei suoi elementi originari e costitutivi, cui fa da contraltare il “Sogno Europeo” in ascesa con i suoi tratti innovativi, che presenta potenzialità in grado di ripercorrere, riadattandola, l’esperienza americana come polo di attrazione per individui animati dal desiderio di affermazione.Dice Rifkin:“Il sogno europeo pone l’accento sulle relazioni comunitarie più che sull’autonomia individuale, sulla diversità culturale più che sull’assimilazione, sulla qualità della vita più che sull’accumulazione di ricchezza, sullo sviluppo sostenibile più che sull’illimitata crescita materiale, sul “gioco profondo” più che sull’incessante fatica, sui diritti umani universali e su quelli della natura più che sull’incessante fatica, sui diritti umani universali e su quelli della natura più che sui diritti di proprietà, sulla cooperazione globale più che sull’esercizio unilaterale del potere”.Oggi l’Europa si presenta come la nuova terra delle opportunità per milioni di persone che aspirano ad inserirsi in un’area estesa in cui i rischi connessi alle opportunità di realizzazione sono mitigati, ammortizzati dagli istituti protettivi e di sostegno all’eventuale insuccesso.La scelta migratoria può avere motivazioni volontarie, indotte dall’attrazione esercitata dai paesi recettori, o imposte, originate dai paesi produttori del flusso migratorio. Entrambe le tendenze convergono delineando un ambivalente impulso declinato sia nel desiderio di opportunità ignote sia nella evasione da un ambiente ostile al quale tuttavia si appartiene.Occorre studiare i fenomeni per conoscerli e conoscerli è il presupposto essenziale, per poter agire. Per questo nasce il “Centro studi economici, giuridici e sociali sull’immigrazione e l’emigrazione”, come palestra per gli studiosi, ma anche come strumento per chi, avendo responsabilità di governo, ad ogni livello, voglia prendere decisioni, che abbiano un valore di prospettiva e non siano fondate solo sull’immediata esigenza dell’emotività.Contattateci, per ora, qui, oppure su Facebook, oppure al mio indirizzo aldo.rovito@libero.it

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Rovito ma tu aspiri a guadagnarti la medaglia del cazzaro?!

aldo.rovito ha detto...

Caro Anonimo (perchè poi "anonimo", non è meglio parlarsi a viso aperto?), non aspiro a nessuna medaglia, spero tu aspiri a capire prima di giudicare.