martedì 7 ottobre 2008

SOLIDARIETÀ alle enclave SERBE del KOSOVO

Pubblico volentieri questo appello pervenuto dagli amici dell'Araldo di Torino, ricordando come, l'intervento "umanitario" in Kosovo, fu necessitato a seguito dello scellerato intervento dell'ONU, avallato, per l'Italia, dal "guerrafondaio" D'Alema contro uno stato indipendente, la Serbia.

A distanza di nove anni dall’intervento umanitario
dell’Onu, il cui fine era la pacificazione dell’antica
terra serba di Kossovo e Metohija garantendo un'esistenza
pacifica per la popolazione serba e l'autonomia politica
per la minoranza albanese, i fatti si sono evoluti
diversamente.

I guerriglieri dell’UCK - signori della guerra - si sono
lasciati dietro una pesante fardello: antichi monasteri e
chiese rase al suolo, cimiteri distrutti e profanati,
villaggi bruciati, donne violate e bambini assassinati. A
tale genocidio è seguito un esodo della popolazione serba,
sfollata e costretta a sopravvivere, aspettando una
giustizia che è sempre più un miraggio.

Siamo testimoni impotenti dinanzi a una pulizia etnica
avallata dalla comunità internazionale tramite un silenzio
complice. La popolazione serba rimasta in Kossovo
testimonia la volontà di non arrendersi dopo un millennio
di partecipazione alla storia e alla cultura dell'Europa,
vivendo in situazione di costante pericolo e in condizioni
di precarietà.

Donne e bambini costretti in villaggi come fossero in oasi
protette, circondati da popolazioni ostili e sotto il
rischio costante di aggressioni, che risulterebbero fatali,
a cui si oppone di fatto spesso solo qualche sparuto
presidio dell’Onu.

Solidarité Kosovo è un’organizzazione non governativa
nata in Francia, che si prodiga al loro sostegno,
raccogliendo fondi e materiale che porta direttamente in
loco organizzando apposite missioni umanitarie
(l’attività svolta è visibile al sito
www.solidarite-kosovo.com).

L’associazione ha recentemente dato vita alla sua filiale
italiana che promuove una campagna di raccolta in previsione
della prossima missione umanitaria nel dicembre 2008.

L’obbiettivo è raccogliere giocattoli e vestiario per i
bambini (0 -15 anni) e incentivare i versamenti in denaro da
effettuarsi direttamente sul conto indicato nel sito stesso
(alla pagina “aider” ). Un dono, un piccolo atto di
solidarietà, che può infondere grande gioia nei bimbi
che lo ricevono, facendoli sentire meno soli, ma anche un
incoraggiamento ai genitori a farli crescere nelle terre
dei loro avi, secondo le proprie usanze.

Aiutarli non è solo un dovere morale o un obbligo verso il
sofferente, ma un pegno per future generazioni europee, per
dire che ancora ci siamo e ci saremo, nonostante i soprusi,
a prescindere dalla violenza.

Aiutaci ad aiutarli!

La raccolta avviene:
in via M. Spanzotti 7/a, Torino:
Venerdì dalle 21:00 alle 23:00 : Sabato dalle 16:00 alle
19:00

Per informazioni: telefono 011-3391928 (lun. e ven. 21-23,
sab. 16-19)
e-mail solidaritekosovoitalia@yahoo.it

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