martedì 1 maggio 2012

La Destra di Alessandria e il Primo Maggio

La Destra di Alessandria celebra il 1° Maggio, Festa del Lavoro, con una conferenza presso la sede di v. dell'Erba, nel corso della quale saranno illustrate le proposte del Programma elettorale del Candidato Sindaco Claudio Prigione, e contemporaneamente saranno ricordate le radici culturali e storichedel nostro Movimento Politico, con una dissertazione del Segretario Provinciale, Avv. Aldo Rovito sul tema "Attualità dell'Umanesimo del Lavoro di Giovanni Gentile". Alla concretezza delle proposte per dare opportunità di inserimento lavorativo ad un numero di giovani, che a progetto avviato, potranno essere dai 100 ai 150 ogni anno nel prossimo quinquennio, nel campo della tutela ecolgica e dei servizi educativi e sociali, si accompagna così la consapevolezza che, ai gravi problemi del presente, non si può dare soluzione nè con il liberalismo che, arroccato sul principio della logica del profitto, vede gli uomini come atomi, nè con il pensiero post marxista che non vedendo altra proprietà se non quella dello Stato, finisce, comunque, per stritolare il soggetto nelle spire del centralismo burocratico-assistenzialistico. Sicchè dopo i grandi meriti dell'umanesimo letterario filosofico e artistico, occorre oggi riconoscere l'importanza dell'umanesimo del lavoro, mediante il quale tutti i "socii" - e non gli "individui" - operando qualitativamente e quantitativamente, diventano padroni del loro destino. Scriveva Gentile nel 1916 (Teoria generale dello spirito come atto puro): "All'umanesimo della cultura, che pure fu una tappa gloriosa della liberazione dell'uomo, succede oggi e succederà domani l'umanesimo del lavoro. Perchè la creazione della grande industria e l'avanzata del lavoratore nella scena della grande storia ha modificato profondamente il concetto moderno della cultura", e ancora, "lavora il contadino, lavora l'artigiano, e il maestro d'arte, lavora l'artista, il letterato e il filosofo" e così facendo si nobilitano in vista di quella "società trascendentale", nella quale, l'uomo èp una persona integrale che si impegna per sè e per la propria famiglia, presente e futura, con lo sguardo rivolto al seclo futuro. E come a questo proposito non ricordare alcuni principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana ( gli articoli 1, 41,42, 46 e 47, in particolare) non molto dissimili, peraltro, dai principi di un'altra Repubblica, per noi più sociale: "Base della Repubblica e suo oggetto primario è il lavoro, manuale, tecnico, intellettuale in ogni sua manifestazione". "La proprietà privata, frutto del lavoro e del risparmio individuale, integrazione della personalità umana è garantita dallo Stato. Essa non deve però diventare disintegratrice della personalità fisica e morale di altri uomini, attraverso lo sfruttamento del lavoro". "Quello della casa non è soltanto un diritto di proprietà, è un diritto alla proprietà della casa"?

Nessun commento: