Qualche giorno di silenzio, dovuto alla necessità dopo l’entusiasmante riunione di Trieste, di riordinare le idee, di riprendere i contatti, di organizzare mentalmente e praticamente il (tanto) da fare, ed ora un attimo di tranquillità per tornare al dialogo con i -pochi- o tanti (chissà) lettori di questo blog.
Dopo la riunione del direttivo regionale ad Asti, la riunione Nazionale di Trieste è stato l’avvenimento più eclatante della vita del nostro movimento. A Trieste LA DESTRA si è ritrovata e, con l’entusiasmo della Costituente del 10 Novembre scorso a Roma, ma anche con pacati ragionamenti, come è necessario per una classe dirigente politica, già adulta, malgrado l’abbastanza recente nascita del partito, abbiamo tutti assieme discusso e deciso che alle prossime elezioni la destra sarà rappresentata sulle schede elettorali, e soprattutto che nel prossimo Parlamento ci sarà una rappresentanza politica della DESTRA ITALIANA. Sapevamo, quando facemmo il gran passo di aderire al movimento creato da Francesco Storace, che non ci avviavamo alla facile raccolta di seggi e consensi, eravamo consci delle difficoltà, ma le battaglie non sono tali, se non sono difficili. Avessimo cercato la vita (politica) facile, le “cadreghe” e le prebende, ci saremmo iscritti alla DC a 18 anni e non avremmo aspettato i cinquanta come il Sig. Gianfranco Fini. Noi volevamo e vogliamo rappresentare la tradizione politica e culturale della Destra Italiana, quella tradizione rappresentata e testimoniata nell’immediato dopoguerra dal M.S.I. e che da Fiuggi in avanti avrebbe dovuto impermeare di sé l’intero corpo della nazione sol che l’algido Fini avesse saputo coltivare un progetto politico di lunga durata e non la misera e miserabile ricerca della propria personale affermazione. Vorrei porre una sola domanda ed avere qualche risposta: quanta destra c’è stata nella politica estera italiana nei due anni in cui il Gianfranco ha retto il Ministero della Farnesina?
Sta a noi e solo a noi interpretare, rappresentare e sviluppare le ragioni della DESTRA politica e culturale italiana, di quell’area vasta, che è formata da cattolici rispettosi del Magistero della Chiesa, ma al contempo non clericali ed altrettanto rispettosi della maestà dello Stato, da uomini liberi che amano la libertà e sanno che deve essere coniugata con l’Autorità, in quanto senza autorità non c’è libertà dalla paura, dall’insicurezza, dalla delinquenza, dalla legalità, di uomini giusti, che vogliono giustizia per sé e per gli altri, ma vogliono una giustizia giusta, efficace ed efficiente, senza giustizialismi e senza perdonismi, di uomini del popolo, che vogliono equità nella ripartizione della ricchezza, senza assistenzialismi e senza invidie di classe, libertà nella intrapresa economica, ma libertà anche dallo sfruttamento economico dell’uomo sull’uomo.
Aldo Rovito
sabato 16 febbraio 2008
Ultime (ma non ultime) BUONE NOTIZIE…..
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento