giovedì 24 luglio 2008

Poliziotti sottopagati e sicurezza: quanta “destra” nel governo Berlusconi?

La sicurezza delle nostre città è in mano a persone sottopagate, stravolte dai turni straordinari e stressate dai debiti e dal mutuo. Questa è la fotografia preoccupante della polizia italiana che emerge dai dati di uno studio realizzato dall’Ugl sul comparto sicurezza. L’indagine è stata compiuta su un campione di 9.000 operatori tra polizia (5.000), Corpo forestale (1.000), polizia penitenziaria (2.000) e vigili del fuoco (1.000).
Il 61 per cento delle forze di polizia, rileva l’Ugl, vive con uno stipendio di 1.000-1.200 euro al mese, spesso in grandi città, ‘’dove la vita è insostenibile se non si ha una famiglia alle spalle'’. L’81per cento ha fatto recentemente ricorso al credito al consumo, mentre il 51per cento ha avviato procedure per il consolidamento del debito. Una debolezza sotto il profilo patrimoniale, nota il sindacato, ‘’che mette a dura prova anche l’integrità morale'’. Il 92 per cento degli intervistati proviene dal Centro-Sud. L’età media si aggira intorno ai 40 anni e quindi, per l’Ugl: ‘’Siamo destinati ad avere un ‘esercito’ di anziani a vigilare sulla incolumità dei cittadini'’.
L’82 per cento addebita al lavoro i “disastri” familiari (separazioni, divorzi). Il 64 per cento poi non è proprietario dell’abitazione in cui vive, ma il 93per cento ha acceso un mutuo che per il 91per cento degli intervistati incide sul reddito familiare più della metà.L’unico dato positivo è che il 68 per cento si dice soddisfatto del proprio lavoro, ma solo il 18 per cento è contento dello stipendio e l’89 per cento sarebbe disposto a cambiare mansione per una migliore retribuzione.“La sicurezza” ha detto il segretario generale, Renata Polverini commentando i dati “è la principale infrastruttura del Paese, con particolare riguardo al Sud. Finora i provvedimenti presi dal governo non premiano l’impegno dei nostri operatori per la sicurezza, anzi a partire dall’esclusione dei benefici della defiscalizzazione del lavoro straordinari, vanno nella direzione opposta”.
Una critica al governo e alla manovra di bilancio per il triennio 2009/11 di Tremonti: “Nonostante il crescente disagio economico e sociale che sta caratterizzando il nostro Paese, con effetti allarmanti sulla vita delle famiglie e sul funzionamento delle istituzioni” sostiene l’Ugl “il governo non sembra prendere sul serio le difficoltà in cui versano le forze dell’ordine e si appresta ad approvare una manovra che taglia in modo indiscriminato le risorse dei settori della pubblica amministrazione, inclusi quelli destinati alle forze di polizia”. Polizia, carabinieri ed esercito hanno già protestato giovedì scorso, ma Berlusconi ha negato l’esistenza dei tagli e il ministro dell’Interno Maroni ha promesso “Un miliardo dalla confisca dei beni mafiosi”. Parole che non hanno convinto le principali sigle di rappresentanti dei lavoratori del comparto sicurezza che si apprestano a tornare in piazza insieme ai lavoratori della pubblica amministrazione.
Siamo al paradosso: mentre l’Ugl ricorda che il 61per cento degli operatori delle forze dell’ordine vive con 1.200 euro al mese, si approva un decreto in materia di sicurezza ma nel frattempo si riducono le forze sul territorio in termini di agenti e commissariati e non si migliorano le condizioni di vita di chi quella sicurezza deve garantire.'E questa una politica di destra o di centro destra? 'E per questo che non si è voluta La Destra come alleato alle scorse elezioni politiche?
Marinella Vallini
- Coordinatrice Commissione Sicurezza
Aldo Rovito - Portavoce Provinciale La Destra Alessandria

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