Roma - All'assurdità della Cassazione sembra proprio che non ci siano limiti. Specie se si tratta di bambini. Così secondo la Corte Suprema una madre che si dedica all'accattonaggio portando con sè i figli piccoli risponde di maltrattamenti, ma non di riduzione in schiavitù se il "lavoro è limitato all'orario d'ufficio", dalle 9 alle 13. Lo hanno deciso i giudici della Cassazione, che ha spiegato: "L'elemosina costituisce una condizione di vita tradizionale molto radicata nella cultura e nella mentalità di alcune popolazioni".
I giudici della quinta sezione penale hanno perciò annullato in parte la condanna a 5 anni di reclusione per l'accusa di "riduzione in schiavitù" inflitta dai giudici della Corte d'assise d'appello di Napoli a una giovane nomade che era stata fermata mentre chiedeva l'elemosina nel casertano portando con sé i due figli piccoli. Secondo la Cassazione il comportamento della donna deve essere punito, ma secondo quanto stabilisce il meno grave reato di maltrattamenti in famiglia. Per questo il verdetto dei giudici di merito è stato annullato con rinvio e il nuovo processo, dopo aver tenuto conto delle osservazioni dei giudici di piazza Cavour, dovrà anche stabilire la nuova pena, inferiore rispetto ai 5 anni della precedente condanna.
In particolare, nelle motivazioni della sentenza, i giudici della Suprema corte hanno sottolineato che quando "l'adulto si dedica alla mendicità per alcune ore al giorno, ciò rende possibile che dopo tale attività nelle ore del mattino, nella restante parte della giornata si prenda cura dei figli in modo adeguato, cercando di venire incontro alle loro necessità e consentendo anche di giocare e frequentare altri bambini". Secondo i giudici campani, invece, la nomade aveva "approfittato di una situazione di inferiorità psichica del minore costretto all'accattonaggio con finalità di sfruttamento economico".
La Cassazione, con la sua sentenza articolata, invita a "prestare attenzione alle situazioni reali e a non criminalizzare condotte che rientrino nella tradizione culturale in un popolo". Il riferimento è al "mangel", l'accattonaggio praticato dalle popolazioni nomadi.
martedì 2 dicembre 2008
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