giovedì 17 gennaio 2008

BUFERA MASTELLA:LA DESTRA OCCUPA MONTECITORIO

Buontempo, "L'occupazione della Camera è stato un vero e proprio
presidio democratico"

L’onorevole Teodoro Buontempo, presidente de La Destra, che insieme a Daniela Santanché e Roberto Salerno,
è rimasto da ieri sera nell’Aula di Montecitorio, ha dichiarato: “Il nostro è stato un vero e proprio presidio democratico
, per sollecitare il presidente del Consiglio a riferire alle Camere su tutta la vicenda del ministro Mastella e sulle
decisioni del governo in merito alla crisi. Inoltre, ha voluto rappresentare una contestazione alla subalternità delle
decisioni della presidenza della Camera agli interessi dei partiti della maggioranza. Non volevamo – aggiunge
Buontempo - che la Camera rimanesse al di fuori del dibattito sull’inchiesta di Napoli e sulla necessità che il ministro
della Giustizia inquisito si dimetta, in quanto delegittimato nelle sue funzioni”.
“Devo condannare nella maniera più ferma – sottolinea Buontempo – le decisioni del presidente Castagnetti e del
collegio dei questori, che sostanzialmente, di fronte a un presidio democratico, hanno risposto con lo stesso metodo e
la stessa mentalità dei vigilantes nei campi di prigionia: hanno fatto chiudere tutte le porte di accesso all’aula di
Montecitorio. A noi, che pure in quell’Aula siamo stati eletti dal popolo, è stato impedito di poter usufruire del minimo
dei servizi che si garantiscono anche ai delinquenti che vengono arrestati: proibito accedere ai bagni, proibito
mangiare, proibito comunicare fisicamente con chiunque all’esterno. Anche un sorso d’acqua è stato oggetto di un
patteggiamento. Questo dimostra che gli uomini al vertice delle istituzioni stanno impazzendo, ma noi dobbiamo
continuare a lottare, per impedire che vengano cancellate le prerogative dei parlamentari e il rispetto costituzionale
che si deve agli eletti dal popolo”.
L’ufficio stampa de La Destra rende noto che il segretario Francesco Storace nelle prime ore del mattino si era
rimesso in contatto col presidente Teodoro Buontempo, che questa notte, durante l’occupazione della Camera, ha
avuto un malore in Aula, per cui si è reso necessario l’intervento dei medici di Montecitorio.
“Per fortuna – dichiara Storace – Teodoro ha una forte fibra e le sue condizioni migliorano”.

A Daniela Santanché, Teodoro Buontempo e Roberto Salerno, i tre deputati de La Destra, che questa notte hanno occupato l’Aula di Montecitorio, vogliamo esprimere la nostra massima solidarietà.
Di seguito, invece, vi proponiamo il discorso pronunciato ieri dal senatore Francesco Storace, nell’Aula di Palazzo Madama.
“Signor Presidente, onorevoli senatori, signori membri di un Governo praticamente morto, io, al contrario sia di quello che ho ascoltato dal dibattito nell’altra Aula del Parlamento, sia dei commenti che ho letto, credo non ci sia altro tempo da perdere: abbiamo già subìto troppi danni e francamente, ministro Chiti, mi sarei aspettato qualcosa di meglio rispetto ad una pelosa solidarietà ad un ministro come Mastella.
Mastella - lo ricordava il presidente Schifani - ha detto nell’altro ramo del Parlamento di avere paura: io credo debba dire di chi e di che cosa ha paura, se si riferisce a camorristi o a magistrati, perché in quest’ultimo caso sarebbe addirittura violentissima l’esposizione mediatica. Il ministro Mastella, o meglio, l’ex ministro Mastella non deve buttarla in barzelletta, ma deve dire ad un Paese che la pensa in tutt’altro modo rispetto al Palazzo (basta leggere tutti i blog scatenati per questa indignazione fasulla) chi lo minacciava e quali promesse aveva fatto a chi dice lo ha minacciato.
Forse - e lei, ministro Chiti, questo lo ha omesso, ed è molto grave che abbia omesso quel che è accaduto in questa giornata - aveva paura per la retata che ha decapitato un intero partito della coalizione che sorregge questo Governo. A noi poco interessa, sul piano politico, quanto amore ci sia nella coppia Mastella: è tutto sommato un problema loro, e casomai di quei cittadini che hanno al vertice della istituzione regionale della Campania una signora imposta per amore del partito di cui il marito è leader e hanno anche, al vertice dell’istituzione campana, una serie di assessori e consiglieri regionali che proprio oggi sono stati arrestati. E il ministro Chiti non ha detto nemmeno una parola sul turbamento che provoca quello che è accaduto. Fatti vostri, si potrebbe dire, che diventano però fatti di tutti quando in ballo c’è il Ministro della giustizia.
Vede, ministro Chiti, anche a me è capitato di incorrere in disavventure giudiziarie, ho chiesto al mio capo ufficio stampa di portarmi le dichiarazioni con richieste di dimissioni che furono proposte da tutti quanti voi. Presidente Marini, è un fascicolo così alto, per il tempo contingentato non avrei potuto leggere nomi e cognomi di quanti si scatenarono. Oggi si viene a manifestare una solidarietà pelosa.
Mastella deve fare quello che ho fatto io e che hanno fatto altri Ministri: difendersi in tribunale senza stare a frignare per un’indagine. Se il magistrato ha sbagliato dovrà pagare, e se non pagherà è solo per colpa dell’intollerabile ambiguità da parte di chi non ha osato contrastare l’uso politico della giustizia.
Mi chiedo, presidente Marini, con quale equilibrio il ministro di giustizia Mastella, ove fossero respinte le sue dimissioni, ove lui restasse al suo posto, potrebbe amministrare con equilibrio la giustizia in questo nostro Paese: questa è la questione principale!
Noi vogliamo sapere se al vertice del Ministero della giustizia potrà ancora stare un uomo politico che è visibilmente turbato per essersi visto decapitare un’intera formazione politica. Qui siamo di fronte ad un Governo, invece, che ha la faccia tosta di respingere le dimissioni solo perché ha paura, questa sì giustificata, di trascinare se stesso nelle disavventure di Mastella. Tutti lo definite in privato nella maniera peggiore e ora fingete di stargli vicino: tutto questo è uno scandalo, è ipocrisia e non merita affatto questo tipo di solidarietà, ma censura profonda che sale dall’Italia intera. Dovete andare a casa, perché la gente non vi sopporta più!”.
Bufera Mastella/ Di Pietro: Prodi solidale, è come Bondi e Cicchitto
Mercoledí 16.01.2008 19:17
"Il Parlamento è nudo di fronte al Paese. Si è schierato, tranne pochi deputati, a sostegno delle tesi di un ministro della Giustizia che attacca la magistratura. Cosiddetti rappresentanti del popolo sovrano, ma l'Italia dei Valori non era fra questi, hanno applaudito un discorso eversivo, che qualifica 'frange estremiste' i giudici che hanno messo agli arresti domiciliari la moglie di Mastella per concussione e sotto accusa molti rappresentanti dell'Udeur". Antonio Di Pietro affida al suo blog un duro 'j'accuse'. "Un applauso a priori, senza sapere, senza conoscere neppure le motivazioni dei magistrati. L'applauso della Casta. La solidarietà di Prodi a Mastella - sottolinea - può avere valore dal punto di vista umano, dal punto di vista politico è invece un grande errore, lo accomuna alla solidarietà pelosa espressa dal Centrodestra, dei Bondi e dei Cicchitto".
Sandra Mastella/ L'elenco dei provvedimenti eseguiti
I carabinieri hanno eseguito ordinanze di custodia in carcere nei confronti di Carlo Camilleri, consuocero di Clemente Mastella, in ospedale a Benevento da ieri sera; Vincenzo Lucariello, tre anni fa nominato difensore civico della Regione Campania, il cui telefono cellulare 'bollente' ha messo in luce il fitto intreccio di affari della presunta lobby; Antonello Scocca e Domenico Pianese. Provvedimento restrittivo ma con il beneficio dei domiciliari per 19 indagati, e cioè Sandra Lonardo Mastella; il sindaco di Benevento Fausto Pepe; Carlo Banco; Erminia Florenzano; l'assessore regionale al Personale Andrea Abbamonte e quello all'Ambiente Luigi Nocera; Francesco Cardone, i consiglieri regionali Ferdinando Errico e Nicola Ferraro; Nino Lombardi, presidente della Comunità montana del Titerno; Angelo Padovano; Francesco Zaccaro, Antonio Barbieri; Letizio Napoletano; Paolo Budetta; Cristiana Fevola e Ugo Ferrara. Interdetto dall'ufficio di giudice amministrativo Ugo De Maio; da quello di vigile urbano Luigi Treviso; e da prefetto di Benevento Giuseppe Urbano.
Domenico Pianese, in carcere per ordine del gip di Santa Maria Capua Vetere, è docente di idraulica all'Università Federico II di Napoli. Per lui, come per Carlo Camilleri, consuocero di Mastella, per il collaboratore di questi Angelo Scocca e per il difensore civico della Campania Vincenzo Lucariello, l'accusa è di associazione a delinquere. Per i magistrati samaritani, i quattro nello studio di Benevento di Camilleri in via Salvemini mettevano in moto la rete di rapporti e scambi di favori che consolidava il potere dell'Udeur sul territorio, intervenendo sulla gestione di nomine e incarichi alle gare. Ai domiciliari anche tre vertici del comune di Cerreto Sannita, nel beneventano: il sindaco Antonio Barbieri, ex deputato di Forza Italia, il segretario comunale Erminia Florenzano, e il responsabile dell'Ufficio tecnico Letizia Napoletano; e ancora il presidente del consorzio Sviluppo tecnologie ambientali e dirigente Udeur Cristina Fevola; un consulente del Parco Nazionale del VesuvioFrancesco Cardone; il responsabile dei lavori pubblici della Provincia di Matera; un funzionario dell'Autorità di bacino sinistra Sele, Vincenzo Liguori, come pure un commissario esaminatore della stessa Autorità Carlo Banco; e i docenti universitari Angelo Padovano, e Paolo Budetta.
Mastella, sette i reati contestati
La Procura di Santa Maria Capua Vetere indaga il ministro della Giustizia per un episodio di tentata concussione, due di concorso in concussione, due di concorso in falso e uno in abuso d'ufficio, ma soprattutto per concorso esterno in associazione a delinquere. Nella sua qualità di leader dell'Udeur, dicono i magistrati, avrebbe esercitato un controllo sulle attività degli enti pubblici locali campani e "offriva un contributo concreto, specifico, consapevole e volontario alle finalità dell'associazione", consapevole anche della "iniziative intraprese da Camilleri (Carlo, il consuocero, presidente dell'Autorità di bacino del Sele, destinatario di un provvedimento di custodia cautelare in carcere, ndr.) e dai suoi complici nella realizzazione degli illeciti associativi, indicando prevalentemente a Camilleri, ovvero ad altri sui fidati collaboratori e compagni di partito le persone cui rivolgersi a suo nome per ottenere facilitazioni nella realizzazione di tali illeciti". Mastella avrebbe anche dato il suo imprimatur "all'inizio dell'azione criminosa dell'associazione e nel prefigurare agli associati le strategie da adottare per consolidare sul territorio il potere dell'Udeur", consentendo così "all'associazione a delinquere di rafforzarsi e di conservare il suo potere di intervento sulle pubbliche amministrazioni e con ciò fornendo un apporto diretto alla realizzazione anche parziale alle finalità dell'associazione stessa".
Mastella/ I deputati de La Destra continuano l'occupazione dell'Aula della Camera
Teodoro Buontempo, Daniela Santanché e Roberto Salerno, i tre deputati de La Destra, hanno trascorso la notte a Montecitorio e questa mattina hanno ripreso l'occupazione dell'Aula della Camera per protestare contro il presidente del Consiglio e chiedere la sua presenza in Parlamento per riferire sulla vicenda giudiziaria che vede coinvolto il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, e la moglie Sandra Lonardo. L'ufficio stampa de La Destra rende noto che il segretario Francesco Storace si è rimesso in contatto col presidente Teodoro Buontempo, che questa notte, durante l'occupazione della Camera, ha avuto un malore in Aula, per cui si è reso necessario l'intervento dei medici di Montecitorio. "Per fortuna - ha commentato Storace - Teodoro ha una forte fibra e le sue condizioni migliorano".
Carissimi, Teodoro, Daniela e Roberto: BRAVISSIMI!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Eh ... vedete cosa succede quando si spartiscono le poltrone. Ce sempre qualche scontento, magari con un parewnte magistrato, che ti fa arrestare la moglie. eheheheheh

Non riesco a disperarmi. Sarà perchè non faccio parte della cricca ???