Palermo - Il presidente della Regione Siciliana Salvatore Cuffaro ha annunciato le sue "dimissioni irrevocabili" nell'aula dell'Assemblea regionale riunita in seduta straordinaria. "Le odierne dimissioni non sono frutto di alcun automatismo. Esse costituiscono, invece, una scelta personale, assunta per ragioni umane e politiche". Lo ha detto lo stesso Cuffaro spiegando i motivi che lo hanno indotto a dimettersi dalla carica.
"Insieme a tantissime manifestazioni di affetto e sostegno politico ho visto diffondersi in questi giorni una crescente ostilita' verso la mia persona. E siccome il popolo piu' che i salotti o le manovre di palazzo e' stato l'elemento centrale della mia esperienza politica anche in questa circostanza non voglio sottrarmi a un confronto leale con esso".
Lo ha detto il presidente della Regione Sicilia, Salvatore Cuffaro che nell'annunciare le sue dimissioni di avere cercato sempre di far prevalere le ragioni dell'unita' e del bene comune, ma "sarebbe risultato percio' insopportabile alla mia coscienza l'idea di potere costituire con la scelta di rimanere in carica un fattore di divisione e contrapposizione sociale". Cuffaro ha spiegato di avere voluto attendere l'approvazione del bilancio e della Finanziaria "per senso di responsabilita'. Non potevo lasciare poi che ogni mia decisione fosse assunta senza conoscere la volonta' dell'Assemblea. Le odierne dimissioni non sono dunque frutto di alcun automatismo, ma una scelta personale assunte per ragioni umane e politiche".
Dimissioni dunque: "Lo faccio per non tradire l'ideale a cui sono stato educato. Fino a quando non ci sara' una sentenza definitiva ci sara' una verita' processuale e una verita' sostanziale. Con la mia decisione rispettero' la prima ma con determinazione mi battero' in tutte le sedi per l'affermazione della verita' sostanziale a difesa della verita' pubblica e privata".
“Avevo detto a Silvio Berlusconi, nell’incontro avuto prima delle elezioni nazionali e regionali del 2006, che la ricandidatura di Totò Cuffaro avrebbe comportato la paralisi dell’attività di governo in Sicilia”. Lo dichiara l’eurodeputato Nello Musumeci responsabile nazionale Enti Locali de La Destra e già candidato alla presidenza della Regione con il movimento Alleanza siciliana.“Avevo chiesto – ricorda l’esponente del Movimento guidato da Francesco Storace - agli amici del centrodestra di affidare alle Primarie il compito di scegliere il miglior candidato. Nell’ultimo dibattito tra me, Cuffaro e Rita Borsellino, avevo rivendicato che la Destra mai avrebbe potuto sostenere la candidatura di un uomo politico imputato per favoreggiamento a mafiosi.
Oggi, nel riconoscere al presidente della Regione la tardiva forza di una scelta giusta, prendo atto con amarezza che unici nella Cdl e con sacrifici immani avevamo previsto tutto questo. Nell’augurare al presidente Cuffaro un felice esito della sua vicenda giudiziaria, per tutto il centrodestra oggi – conclude Musumeci - è il tempo della politica e presto dovremo assumere iniziative importanti e coraggiose”.
"Insieme a tantissime manifestazioni di affetto e sostegno politico ho visto diffondersi in questi giorni una crescente ostilita' verso la mia persona. E siccome il popolo piu' che i salotti o le manovre di palazzo e' stato l'elemento centrale della mia esperienza politica anche in questa circostanza non voglio sottrarmi a un confronto leale con esso".
Lo ha detto il presidente della Regione Sicilia, Salvatore Cuffaro che nell'annunciare le sue dimissioni di avere cercato sempre di far prevalere le ragioni dell'unita' e del bene comune, ma "sarebbe risultato percio' insopportabile alla mia coscienza l'idea di potere costituire con la scelta di rimanere in carica un fattore di divisione e contrapposizione sociale". Cuffaro ha spiegato di avere voluto attendere l'approvazione del bilancio e della Finanziaria "per senso di responsabilita'. Non potevo lasciare poi che ogni mia decisione fosse assunta senza conoscere la volonta' dell'Assemblea. Le odierne dimissioni non sono dunque frutto di alcun automatismo, ma una scelta personale assunte per ragioni umane e politiche".
Dimissioni dunque: "Lo faccio per non tradire l'ideale a cui sono stato educato. Fino a quando non ci sara' una sentenza definitiva ci sara' una verita' processuale e una verita' sostanziale. Con la mia decisione rispettero' la prima ma con determinazione mi battero' in tutte le sedi per l'affermazione della verita' sostanziale a difesa della verita' pubblica e privata".
“Avevo detto a Silvio Berlusconi, nell’incontro avuto prima delle elezioni nazionali e regionali del 2006, che la ricandidatura di Totò Cuffaro avrebbe comportato la paralisi dell’attività di governo in Sicilia”. Lo dichiara l’eurodeputato Nello Musumeci responsabile nazionale Enti Locali de La Destra e già candidato alla presidenza della Regione con il movimento Alleanza siciliana.“Avevo chiesto – ricorda l’esponente del Movimento guidato da Francesco Storace - agli amici del centrodestra di affidare alle Primarie il compito di scegliere il miglior candidato. Nell’ultimo dibattito tra me, Cuffaro e Rita Borsellino, avevo rivendicato che la Destra mai avrebbe potuto sostenere la candidatura di un uomo politico imputato per favoreggiamento a mafiosi.
Oggi, nel riconoscere al presidente della Regione la tardiva forza di una scelta giusta, prendo atto con amarezza che unici nella Cdl e con sacrifici immani avevamo previsto tutto questo. Nell’augurare al presidente Cuffaro un felice esito della sua vicenda giudiziaria, per tutto il centrodestra oggi – conclude Musumeci - è il tempo della politica e presto dovremo assumere iniziative importanti e coraggiose”.
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