La proposta provocatoria di Giuliano Ferrara di effettuare una moratoria mondiale, cioè una sospensione della pratica dell’aborto, ha riacceso con toni accesi una polemica, della quale, ritengo, coloro che volessero con obiettivià e serietà accostarsi al problema, non abbiano affatto bisogno.
Il nostro ordinamento giuridico garantisce il diritto alla procreazione responsabile e tutela la maternità con la legge 22/5/1974 n. 194.
Il neonato è, da subito, riconosciuto come persona e ne ha quindi tutti i diritti che ne derivano (nome, cittadinanza, educazione) secondo la Convenzione di New York sui diritti del fanciullo 20/11/1989 - ratificata in Italia con legge 27/5/1991 n. 176 - ed ha, soprattutto , il diritto ad una crescita armoniosa, serena e ove possibile, all’interno di un nucleo familiare (legge 4/5/1983 n. 184 e segg.).
La donna che non vuole riconoscere il bambino è anch’essa, tutelata dalla legge che garantisce l’eventuale volontà della madre di non essere identificata (art. 30 comma, 2 del DPR del 3/11/2000).
Questa è la situazione della legislazione italiana, oggi. Parlano di eventuali proposte di modifica, io faccio questa considerazione personale: Sono il primo a provare gioia quando, nella cerchia familiare, o dei miei amici o conoscenti si annuncia l’approssimarsi di una nascita: la cosa mi procura un intenso sentimento di gioia; quando apprendo che una coppia ha rinunciato a portare avanti una maternità provo un altrettanto intenso sentimento di tristezza; occupandomi di politica, so anche che uno dei fattori di declino economico di una nazione è dato dal decremento delle nascite: le “culle vuote” costituiscono anche un impoverimento economico della nazione. Da cattolico sono contrario all’aborto. Da politico ritengo pur tuttavia che una modifica del quadro legislativo non sia né possibile né allo stato auspicabile.
Dobbiamo invece tutti assieme fare in modo che la legislazione vigente sia applicata (ed eventualmente migliorata) in quelle parti in cui si parla di “procreazione consapevole” e di “sostegno alla maternità e all’infanzia”.
Ritengo pertanto necessario che LA DESTRA, al posto di inutili polemiche, si impegni anche nel confronto con le altre forze politiche, a richiedere con forza l’adozione di misure tendenti a:
- Dotare gli ospedali, che ne facciano richiesta, della culla termica, cioè una culla riscaldata, posizionata generalmente davanti all’ospedale, ma non perfettamente visibile per garantire l’anonimato della madre e collegata alla struttura ospedaliera tramite un sistema di allarme in grado di avvisare il personale specializzato dell’arrivo del neonato (già realizzato a casale Monferrato).
- Intensificare la campagna di informazione per far conoscere a tutte quelle donne emarginate, povere ed escluse dai canali di comunicazione, le procedure del parto anonimo negli ospedali.
- Organizzare, anche attraverso le associazioni di stranieri presenti nel nostro Paese, una informazione capillare sulla possibilità di uso della culla termica, soprattutto per ” le donne clandestine” che non conoscono la legge italiana e che non sono certe delle garanzie che gli ospedali potrebbero loro offrire.
- Attivare attraverso il Servizio sanitario nazionale, di concerto con il Ministero della pubblica istruzione, una campagna informativa per le donne minorenni che si trovino a dovere gestire un evento difficile come la maternità ed il conseguente parto.
- Attivare sul territorio un sistema integrato di servizi con la collaborazione di diverse figure professionali come assistenti sociali, educatori, pediatri, avvocati, psicologi.
- Estendere i servizi socio educativi per la prima infanzia, che costituiscono una esigenza imprescindibile per la famiglia del XXI secolo.
domenica 13 gennaio 2008
A proposito della "moratoria" sull'aborto richiesta da Giuliano Ferrara
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2 commenti:
caro avvocato, il problema forse è la prevenzione, la pillola del giorno dopo, ad esempio,il fatto che statistiche alla mano molti adolescenti non usano nessun tipo di contraccettivi, forse ad esempio rendere piu facile l'acquisto da parte di minori di preservativi, o l'utilizzo della pillola per le donne, magari rendendo la "cura" accessibile anche alle minorenni, non sarebbe male. Mancini
Ritengo sia fondamentale e necessario realizzare quanto proposto dall' Avv. Rovito tenendo comunque presente che il commento fatto dal Sig.Mancini e' di notevole importanza. Bisogna dare piu' informazione relativa alla prevenzione. I nostri ragazzi devono essere informati non solo dagli Enti pubblici ma anche dalle famiglie le quali sono fondamentali a parer mio per una PREPARAZIONE alla vita. Forse tempo fa erano discorsi tabu' in casa ma oggi, ci troviamo di fronte a realta' oserei dire tragiche quindi e' necessaria informazione e collaborazione ( mi ripeto) da parte delle famiglie . La collaborazione con le Forze dell'Ordine, con gli Enti preposti potrebbero risolvere molti problemi.
Marinella
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