Veltroni è riuscito a recuperare in extremis, e così, grazie a Dio, l’Italia è salva, nello Statuto del Partito democratico, è stato inserito anche l’antifascismo. Lo avevano dimenticato (“era implicito”, è stato detto), ma poi sia pure all’ultimo momento, lo hanno aggiunto, e così tutti gli oltre 2000 costituenti del nuovo partito si sentiranno a posto con la loro coscienza. Chi invece non si sentiva ancora a posto era il Gianfranco, che, dopo aver inserito l’antifascismo tra i valori fondanti di Alleanza Nazionale (ma questa è storia vecchia), per rimanere comunque alla ribalta del teatrino della politica, cosa si è andato a inventare? Nientedimeno che la rivalutazione del ’68, dei capelloni e dei figli dei fiori.
Certo fu un vero peccato che una sera di tanti anni fa, a Roma, alcuni imbecilli impedissero a quel giovanottino dall’aria esile ed affilata di andare a vedere un film sul Vietnam (il famoso “Berretti Verdi”). Quegli imbecilli, indirizzando il giovanottino invece che al cinema alla Direzione Nazionale dell’allora Movimento Sociale, non fecero che ritardare di 40 anni, nel giovanottino stesso, la comprensione di quel grande fenomeno di liberazione che fu il ’68. Bisognava capirlo che qualcosa non quadrava. ‘E vero che per cercare di vincere un congresso del MSI, arrivò a proclamare “IL MSI ‘E IL FASCISMO DEL 2000”, ma è anche vero che come ci ha raccontato anni fa, qualche “canna” se l’era fatta anche lui, e poi le “aperture” sulle coppie di fatto e sulla procreazione assistita, le esternazioni sulla Turchia in Europa e sul “fascismo, male assoluto”; in realtà, avesse potuto vedere quel benedetto film sul Vietnam, sarebbe maturato prima quel giovanottino esile ed affilato: alla vista delle atrocità americane, travestite nel film da azioni eroiche, avrebbe capito quale era il campo giusto, quello dell’antifascismo militante, dei capelloni e dei figli dei fiori, della “rivoluzione dei garofani” e dei “pacifisti” americani dell’Università di Berkeley. Che peccato! Pensate cosa ha perso la sinistra! Un altro artista del dire niente, ma dirlo bene, un altro esponente di quel modo di far politica senza principi, e senza idee, mascherato sotto le belle parole e la telegenica (bella) presenza! Un Veltroni bis, insomma, col quale, magari oggi si sarebbe potuto confrontare per la candidatura a Sindaco di Roma, o per la leader ship del partito democratico con una mozione dal titolo:”Il Partito Democratico: l’antifascismo del terzo Millennio”.
Aldo Rovito