domenica 30 marzo 2008

STORACE: NOI NON CI FACCIAMO COMPRARE!

Roma, 30 mar. - “Ora e’ chiaro…Il voto utile e’ quello agli immigrati, con un seggio elettorale nel giardino elettorale…Complimenti Cavaliere, a quando il Corano nelle scuole?”. E’ quanto dichiara il segretario nazionale de La Destra, Francesco Storace, che aggiunge: “No, noi non ci facciamo comprare. Lo abbiamo gridato a Trieste, in occasione della nostra Conferenza organizzativa, abbiamo continuato a farlo e lo faremo fino al giorno del voto. La Destra c’e’ e ci sara’ e gli elettori il 13 e il 14 aprile potranno barrare su tutte le schede il simbolo che rappresenta una storia, quello stesso simbolo che Berlusconi e Fini volevano veder cancellato”.
“Non siamo vendita - prosegue Storace - E non servira’ a nulla l’oscena campagna messa in atto da Berlusconi, che punta a intimidire i cittadini, in particolar modo nel Lazio, nel tentativo di farmi e di farci fuori dal Senato, a vantaggio della lista che ospita il trasformista Lamberto Dini, con il cosiddetto Pdl. Berlusconi ha tentato di comprarci, con quattro seggi, a condizione di togliere di mezzo il nostro simbolo. Abbiamo detto di no e, allora, ci ha costretto a modificare il simbolo al Ministero degli Interni. Qualcuno dei suoi ci ha messo la manina anche in Abruzzo e pure li’ abbiamo respinto l’offensiva. Lo dico ora e per sempre: noi non abbiamo accettato le offerte di acquisto delle nostre coscienze, perche’ vogliamo rientrare in Parlamento con i voti di un popolo che non si fa comprare”.
“Il nostro - conclude Storace - e’ un grande popolo, fatto di cuore, passione, voglia di mettersi al servizio degli altri. E questa e’ la battaglia della vita. Figuriamoci se ci facciamo intimorire proprio ora che possiamo scrivere una pagina memorabile: La Destra puo’ entrare in Parlamento con le proprie forze, sola contro tutti. Non arretriamo di un millimetro: andiamo avanti compatti e ce la faremo. E chiedo a tutti i militanti di cominciare a mettere in calendario l’appuntamento che avremo a Roma, al Pantheon, venerdi’ 11 aprile alle 18. Assieme a me, a Teodoro Buontempo e a Luca Romagnoli, concludera’ la nostra bellissima campagna elettorale Daniela Santanche’. Sarebbe bello se ai cittadini romani si unissero i militanti di altre regioni d’Italia. Insieme prepareremo la vigilia del voto piu’ appassionante che abbiamo mai vissuto”. (AGI)

venerdì 28 marzo 2008

DIFENDIAMO I SERVIZI SOCIALI !

Il Direttivo della Sezione di Valenza de LA DESTRA di Valenza ha preso in esame la situazione dell’Uspidalì di Valenza, a seguito delle ricorrenti voci sull’avvenire dell’Istituzione.
“L’Amministrazione Comunale deve smetterla di di ventilare qualsiasi ipotesi di affidamento a terzi dell’istituzione cara a tutti i valenzani” ha ribadito il portavoce Valenzano del partito di Storace, Gino Maurizio Santapà.
“Affidare la gestione della casa di Riposo a una cooperativa non garantisce il mantenimento dell’attuale buon livello del servizio prestato agli anziani ospiti”.
“L’Amministrazione Comunale dovrebbe al contrario preoccuparsi di stabilizzare il rapporto di lavoro con i numerosi lavoratori precari che, da anni si prodigano a favore degli ospiti e che con il loro spirito di sacrificio e di abnegazione e con le loro capacità professionali hanno anche consentito l’apertura della nuova casa di riposo sulla Circonvallazione senza che sia stato assunto nuovo personale. Le norma della Legge Finanziaria approvata a Dicembre 2007 lo consentono.”
Il portavoce Provinciale de La Destra, avv. Aldo Rovito, presente alla riunione ha garantito il massimo appoggio del partito ad ogni azione che sarà intrapresa a difesa delle lavoratrici e dei lavoratori tutti dell’Uspidalì e per mantenere nella mani del Comune un’istituzione cara a tutti i valenzani. “è veramente singolare che nei programmi elettorali dei partiti di sinistra, la lotta al precariato sia al primo posto, ma che nei fatti, le stesse sinistre che governano Valenza si dimenticano dei precari, così come appare strano l’atteggiamento dei sindacati che al Comune di Alessandria si battono giustamente per l’assunzione in ruolo di tutti i precari e che a Valenza, sembrano invece, colpevolmente, tacere.

A TUTELA DEGLI APPARTENENTI ALLE FORZE DELL'ORDINE

Nel corso dell’incontro sui problemi della sicurezza svoltosi la sera del 26 Marzo, è stato diffuso il testo della p.d.l. elaborata dalla commissione Sicurezza della federazione Provinciale della destra, per ridare dignità allo status degli appartenenti alle Forze dell’Ordine.
“Il testo sarà sottoposto all’attenzione del candidato premier On.le Daniela Santanchè, nel corso della sua visita in Alessandria di Domenica 30 Marzo” ha detto il Portavoce Provinciale avv. Aldo Rovito, “sono sicuro che sarà una delle prime proposte che il Gruppo Parlamentare della DESTRA presenterà in Parlamento dopo le elezioni del 13 Aprile”

P.d.l. Norme a tutela degli appartenenti alle Forze dell’Ordine
(sintesi della relazione)
L’abolizione del reato di oltraggio a pubblico ufficiale effettuata dall’art. 18 della Legge 25 giugno 1999, n. 25 che ha abrogato l’art. 341 del codice penale che prevedeva tale ipotesi delittuosa e la puniva con la reclusione da sei mesi a due anni, ha avuto conseguenze deleterie per gli appartenenti alle Forze dell’ordine. ‘E vero che le norme che puniscono l’ingiuria e la minaccia consentirebbero, a querela di parte, la punizione di tali reati, pur commessi nei confronti degli appartenenti alle Forze dell’Ordine, ma è del pari vero, come l’esperienza insegna, che solo la perseguibilità d’ufficio di tali reati è vera tutela di chi, spesso in condizioni difficili, compie, in divisa, il proprio dovere, a tutela della sicurezza dei cittadini e dello Stato e per la difesa della legalità e dell’ordine pubblico
Si propone pertanto di ripristinare, per una più valida tutela degli appartenenti alle Forze dell’Ordine e limitatamente a questa categoria di pubblici ufficiali, il reato di oltraggio.
In secondo luogo, si invoca, da più parti la certezza e la effettività della pena. Pertanto nella presente proposta, pur fissandosi un limite minimo e massimo di pena inferiori a quelli previsti nell’originario testo dell’art. 341 c.p., si propone altresì che per questo reato e per quello previsto e punito dall’art. 337 c.p., non sia mai possibile concedere in alcun caso la sospensione condizionale della pena inflitta.
Proposta di legge
Art. 1 Nel Codice Penale, dopo l’art. 340, è inserito il seguente articolo:
“art. 341 - Chiunque offende l’onore o il prestigio di un appartenente all’Arma dei Carabinieri, ovvero al Corpo della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria, della Guardia di Finanza, o di un Corpo di Polizia Municipale, in presenza di lui e a causa o nell’esercizio delle sue funzioni, è punito con la reclusione da un mese a un anno.
La stessa pena si applica a chi commette il fatto mediante comunicazione telegrafica o telefonica o telematica o con scritto o disegno, diretti all’appartenente a uno dei Corpi sopra indicati, e a causa delle sue funzioni.
Le pene sono aumentate quando il fatto è commesso con violenza o minaccia, ovvero quando l’offesa è recata in presenza di una o più persone
Le pene inflitte per i reati previsto dal presente articolo e dall’art. 337 di questo codice, non possono mai essere condizionalmente sospese”.

venerdì 21 marzo 2008

A Valenza: coro unanime: Viva il libero mercato! E dei precari, chissenefrega!

Ho assistito al Consiglio Comunale di Valenza, per verificare le reali intenzioni della maggioranza, ma anche dell’opposizione, in ordine problema della ventilata “privatizzazione” dell’Uspidalì.
Sono rimasto allibito! Da tutte le parti un coro unanime inneggiante alla globalizzazione, che impone sacrifici, ma offre grandi possibilità, al libero mercato, che, da solo, risolve tutti i problemi, mettendo in concorrenza tutte le forze, ecc., e poi accenni alla Cina, al prezzo del greggio al barile e via con baggianate di questo tipo. Il tutto per nascondere, dietro concetti difficili e parole altisonanti, il sostanziale accordo raggiunto tra maggioranza e opposizione, per risolvere il problema dell’Uspidalì, alle spalle dei dipendenti e anche degli anziani ospiti.
Bisogna riepilogare la situazione. Gran parte del servizio, ineccepibile, inappuntabile e di alta professionalità, è svolto da lavoratrici e lavoratori precari. Altrettanta professionalità possiedono i dipendenti di ruolo o a tempo indeterminato. C’è un gruppo di lavoratrici e lavoratori affiatato che si prodiga per l’espletamento di un servizio che richiede professionalità, ma anche cuore.
Si deve aggiungere che il Comune ha consentito l’apertura della seconda Casa di Riposo, senza aumentare di una unità il personale addetto.
La FINANZIARIA (la Legge Nazionale che dice quanti soldi possono spendere i Comuni) ha autorizzato la stabilizzazione dei precari già in servizio, vietando d’ora in poi l’assunzione di nuovo personale a tempo determinato. I Comuni possono quindi stabilizzare i precari. Certo debbono seguire una procedura complicata, intavolare trattative con i Sindacati, contenere le spese per il personale entro certi limiti, formare un piano triennale, ecc.: un cammino difficile, senza dubbio, ma che l’Amministrazione Comunale non ha neanche provato a intraprendere, cercando la via più breve dell’accordo politico con la minoranza e con i sindacati maggioritari, che garantisce vita comoda alla maggioranza in Consiglio e “pace sociale” nelle relazioni sindacali, ma che priva i precari, quelli almeno che hanno i requisiti per ottenerlo, di un diritto “quasi acquisito” alla stabilizzazione.
Da notare che a difesa dei precari, nessuno è intervenuto in Consiglio Comunale, né il “battagliero” Di Carmelo (quello che si incatenava), né il candidato Sindaco del centro destra, né l’ineffabile Consigliere Spinelli, ASSENTE anche questa volta (ed è perfettamente inutile che Marco Botta scriva lettere ai giornali, gli interventi si fanno nei consessi di cui si fa parte per aver chiesto ed ottenuto i voti dei cittadini, non con i comunicati stampa).
L’unico cenno di dissenso, è venuto dal consigliere Gatti dell’UDC: glielo riconosciamo volentieri. Ora la prossima puntata vedrà il Consiglio Comunale di Valenza impegnato a discutere esplicitamente dell’Uspidalì, ma a bilancio comunale approvato, qualunque discorso sarà completamente inutile.
In conclusione, c’è chi dice che il dopo elezioni vedrà l’Italia governata da una grande coalizione tra PDL e PD, il cosiddetto “VELTRUSCONI” .
Ebbene ho l’amara impressione che a Valenza, queste “grandi intese” si siano già materializzate, e che ne faccia parte anche la sinistra estrema.

sabato 15 marzo 2008

Squallore! (a PROPOSITO di CIARRAPICO, di FINI e DEL BERLUSCA)

Certo è un fatto: lo spettacolo che offre l'attuale politica nazionale è nauseabondo. Non ho intenzioni di dare lezioni di vita a chicchessia sia chiaro, ma assistere all'odierna polemica sorta in seguito al caso Ciarrapico laddove Fini replica con una dura condanna al fascismo ed a quel capitolo di storia, lascia almeno perplessi. Lui. Quello che avrebbe “portato il fascismo nel 2000”. Quello che non avrebbe “né rinnegato né restaurato”. Quello che con Bossi “non avrebbe mai preso nemmeno più un caffè”. Quello che tre giorni prima di entrare nel “Popolo della libertà” ha schernito con ogni epiteto Berlusconi e quel progetto politico che ora invece promuove. Di siffatta materia umana è fatta la nostra classe politica, immaginiamo l'esempio “positivo” che tali comportamenti danno alla nostra gioventù. C'è più dignità in un fumetto di Tex Willer che in simili maestri; Berlusconi prima di stracciare gli altrui programmi affermando che qualora costoro andassero al governo quelle parole non varrebbero più nulla, farebbe meglio a guardare intorno a sé per constatare di chi invece lui si attornia. “Uomini senza dignità” dice Battiato della nostra classe politica. Già; indipendentemente dall'idea di ognuno sarebbe un grande passo avanti se la gente cominciasse a ricordare al momento del voto questi balletti e questi cambiamenti per puro calcolo e convenienza. Simile gente in grado di dire tutto ed il suo contrario mira esclusivamente al proprio interesse e lasciano attonite quelle mandrie umane che danno loro credito. Chi ricorda invece che ancora Fini solo qualche anno fa correva ad esprimere solidarietà a Saddam Hussein? E con questi uomini si dovrebbe governare l'Italia? Persone che per calcolo in una manciata di secondi sono divenute l'esatto opposto di ciò che erano e che domani faranno altrettanto. Ci pensi la gente, ci pensi bene a chi dare delega per il futuro governo del nostro malato paese: esistono politici sani basta solo cercarli oltre lustrini e abbronzature, anche se è più che certo che quando un capo politico rinnega tutto ciò che lo ha portato ad un passo dall'essere vice padreterno, c'è poco da investire su di lui e sulla mandria che lo segue. Sono uomini simili che hanno ridotto l'Italia a ciò che è, sono simili esempi “morali” una delle cause del degrado attuale. Ci pensi bene la gente prima di sciupare l'unica opportunità per dare una lezione a costoro, ossia con il voto. Rifletta sulla coerenza, sul percorso, sulla vita, sui valori di tali uomini: solo in questo modo si potrà arrivare a quel profondo cambiamento che tutti vogliamo. Non è tanto una questione di partiti ma di persone, di etica “professionale”, di coerenza, di onestà politica: cose che una volta si chiamavano valori.
Lodovico Ellena

CARO BENZINA? DIFENDIAMOCI !

CONTRO il caro benzina!! IMPORTANTE !!! - LEGGI ATTENTAMENTE è importantissimo spiegare a questi maledetti che alzano in continuazione il prezzo!! (gli americani si sono incazzati perché gli si è alzata la benzina a 0.75¬ per 5 LITRI !!!) e noi paghiamo 1.50¬ a litro. . ma siamo impazziti???!!! Facciamo nostra questa iniziativa... Provare non costa nulla!!!!!!!!!!!! Giratela ognuno ad almeno 10 contatti, grazie mille!!!! COME AVERE LA BENZINA A META'PREZZO ? Anche se non hai la macchina, per favore fai circolare il messaggio agli amici. Benzina a metà prezzo? Diamoci da fare... Siamo venuti a sapere di un'azione comune per esercitare il nostro potere nei confronti delle compagnie petrolifere. Si sente dire che la benzina aumenterà ancora fino a 1.50 Euro al litro. UNITI possiamo far abbassare il prezzo muovendoci insieme, in modo intelligente e solidale. Ecco come.... La parola d'ordine è 'colpire il portafoglio delle compagnie senza lederci da soli'. Posta l'idea che non comprare la benzina in un determinato giorno ha fatto ridere le compagnie (sanno benissimo che, per noi,si tratta solo di un pieno differito, perché alla fine ne abbiamo bisogno!), c'è un sistema che invece li farà ridere pochissimo, purché si agisca in tanti. Petrolieri e l'OPEC ci hanno condizionati a credere che un prezzo che varia da 0,95 e 1 Euro al litro sia un buon prezzo, ma noi possiamo far loro scoprire che un prezzo ragionevole anche per loro è circa la metà. I consumatori possono incidere moltissimo sulle politiche delle aziende: bisogna usare il potere che abbiamo. La proposta è che da qui alla fine dell'anno non si compri più benzina dalle 2 più grosse compagnie, SHELL ed ESSO, che peraltro ormai formano un'unica compagnia. Se non venderanno più benzina (o ne venderanno molta meno), saranno obbligate a calare i prezzi. Se queste due compagnie caleranno i prezzi, le altre dovranno per forza adeguarsi. Per farcela, però dobbiamo essere milioni di NON-clienti di Esso e Shell, in tutto il mondo. Questo messaggio è stato inviato ad una trentina di persone; se ciascuna di queste aderisce e a sua volta lo trasmette a, diciamo, una decina di amici, siamo a trecento. Se questi fanno altrettanto, siamo a tremila, e così via.................. Di questo passo, quando questo messaggio sarà arrivato alla 'settima generazione', avremo raggiunto e informato 30 milioni di consumatori! Inviate dunque questo messaggio a dieci persone chiedendo loro di fare altrettanto. Se tutti sono abbastanza veloci nell'agire, potremmo sensibilizzare circa trecento milioni di persone in otto giorni! E' certo che, ad agire così, non abbiamo niente da perdere, non vi pare? Chi se ne frega per un po' di bollini e regali e baggianate che ci vincolano a queste compagnie. Coraggio, diamoci da fare!!!

Continua a VALENZA LA BATTAGLIA della "DESTRA" CONTRO Il PRECARIATO

Da alcuni giorni, La Destra di Valenza è mobilitata nella raccolta di firme a sostegno delle lavoratrici precarie dell’Uspidalì e a difesa dell’Uspidal’ stesso. Centinaia le firme raccolte, moltissimi i cittadini che si fermano a chiedere informazioni e ad esprimere solidarietà, per una battaglia che è di tutti i valenzani, e non di un partito politico. “Merito nostro, che rivendichiamo, dice Santapà, il portavoce comunale del partito di Storace è di aver sollevato il problema, altrimenti la Giunta Comunale, con la connivenza dei sindacati interni avrebbe fatto tutto in silenzio e i lavoratori e gli ospiti sarebbero stati messi davanti al fatto compiuto”

“La Destra ribadisce: 1) che la Finanziaria consente l’immissione in ruolo di tutti i precari che con il contratto attualmente in corso raggiungano i requisiti richiesti dalla Finanziaria dell’anno scorso. 2) L’unico vincolo che hanno i Comuni è quello di non superare il livello di spesa dell’anno 2006: non è vero che c’è l’obbligo di diminuire il personale. 3) La soluzione della privatizzazione è la peggiore che si potesse inventare: sappiamo tutti come sono trattati i lavoratori delle cooperative: quali ridotte garanzie sindacali ed economiche hanno.Quanto affermato da autorevoli esponenti dell’Amministrazione Comunale, non risponde a verità, così come è inutile intimidire le lavoratrici, che hanno capito benissimo chi le tutela e chi invece fa solo finta.

“La sinistra valenzana non può, per eliminare il precariato, eliminare i precari!

“La nostra lotta continuerà fino a che non ci sarà una soluzione globale, complessiva, soddisfacente per i lavoratori e soprattutto atta a garantire un elevato livello del servizio offerto agli anziani ospiti.

Presentati a Novi i candidati de La DESTRA

Nella conferenza stampa tenutasi a Novi Ligure presso il Bar Helvetia, sono stati presentati i candidati della Provincia di Alessandria che alle prossime elezioni politiche correranno per il Partito di Storace.

Il Portavoce Provinciale della Destra, Avv. Aldo Rovito – Candidato al Senato- (assente per la concomitanza di una manifestazione di protesta a Torino contro il Sindaco Chiamparino, il Coordinatore Regionale, on.le Roberto Salerno), ha tenuto a precisare come il voto alla destra, sia il vero unico voto utile che gli elettori potranno esprimere per impedire l’inciucio che Veltroni e Berlusconi stanno preparando contro il popolo italiano e le sue aspettative di rinnovamento e di cambiamento.

Il Comm. Mauro Tasso - candidato alla Camera dei Deputati-, ha fatto riferimento ad alcuni punti fermi del programma della Destra: la sicurezza, per la quale si chiedono certezza della pena, mai più indulti, celerità dei processi, lotta all’immigrazione clandestina, lo sviluppo dell’economia attraverso il rilancio delle grandi opere pubbliche vitali per il nostro Piemonte, soprattutto la TAV Torino Lione, la riduzione delle imposte per i dipendenti, i pensionati e i piccoli imprenditori e una patrimoniale sulle Banche e le Assicurazioni.

Erano presenti alla conferenza stampa: i candidati alla Camera: Stefano Arrigone, artigiano, Sindaco di Castellar Guidobono e la Sig.ra Giovanna Manueddu, di Pozzolo Formigaro, operatrice nel settore socio assistenziale; e la candidata al Senato, Marinella Vallini, imprenditrice di Quattordio.
Gli altri candidati della Destra della Provincia di Alessandria al Senato sono il portavoce Comunale di Valenza, Gino Maurizio Santapà, che in questi giorni sta guidando la protesta dei lavoratori precari di Valenza contro il Comune, e Massimo Griffini, già segretario provinciale del MSI e di A.N. e primo Consigliere Regionale, eletto per la Destra Politica Alessandrina.

giovedì 6 marzo 2008

da: Ludovico Ellena

E' con viva emozione che comunico di aver vinto una piccola battaglia personale, grazie anche e soprattutto all'obiettivo impegno di Giuseppe Crosio dell'Archivio di Stato di Vercelli e di Enrico De Maria giornalista de La Stampa। In breve: è stata tolta una salma di un partigiano dal mausoleo degli eroi della Resistenza dal cimitero della città di Vercelli। Si tratta di Felice Starda, partigiano comunista che il 7 maggio 1945 insieme ad alcuni suoi complici massacrò per motivi del tutto alieni dalla politica Luigi Bonzanini di 38 anni, le due nipoti Elisa e Laura Scalfi di 17 e 22 anni casualmente a casa dello zio, ed infine la paralitica settantenne Luisa Meroni soltanto in quanto testimone oculare dell'eccidio. Lo stesso Starda fu fucilato tre giorni dopo dai suoi compagni di partito che però fecero passare il suo omicidio come ennesima violenza fascista, per cui la moglie del delinquente fruì di un'apposita pensione vista la fine del povero marito. E così il corpo finì al mausoleo degli eroi partigiani ove rimase per più di sessant'anni non fosse che, riprendendo le ricerche di Crosio, parlai sulle Pagine strappate della Resistenza (ed. Tabula Fati, Chieti 2005) anche di questa losca vicenda che il giornalista vercellese De Maria a sua volta riprese a grandi titoli facendo (ri)aprire il caso. Alla fine, dopo due anni di polemiche ed alcune sedute della commissione toponomastica del comune di Vercelli, la decisione è stata infine presa: e credo si tratti di decisione clamorosa in quanto molte altre storie simili dovranno essere in futuro considerate. I giornali locali hanno dato modesto risalto alla notizia, La Stampa a parte, dimostrando ancora una volta quanto sia difficile e pericoloso al presente toccare i totem come qualcuno ha detto. Mi piace concludere con una considerazione; da anni presento questi libri su certa Resistenza in giro per l'Italia ed in alcune troppe - occasioni mi sono però sentito dire che seminavo soltanto falsità per giunta decontestualizzandole: ciò che è accaduto a Vercelli è quindi la prova dell'esatto contrario di ciò che invece potrebbe essere soltanto un inizio di un nuovo capitolo della nostra storia, altro che revisionismo. Ludovico Ellena

La Destra di VALENZA in DIFESA dell'Uspidalì

Il Direttivo della Sezione di Valenza de LA DESTRA di Valenza ha preso in esame la situazione dell’Uspidalì di Valenza, a seguito delle ricorrenti voci sull’avvenire dell’Istituzione.
“L’Amministrazione Comunale deve smetterla di di ventilare qualsiasi ipotesi di affidamento a terzi dell’istituzione cara a tutti i valenzani” ha ribadito il portavoce Valenzano del partito di Storace, Gino Maurizio Santapà.
“Affidare la gestione della casa di Riposo a una cooperativa non garantisce il mantenimento dell’attuale buon livello del servizio prestato agli anziani ospiti”.
“L’Amministrazione Comunale dovrebbe al contrario preoccuparsi di stabilizzare il rapporto di lavoro con i numerosi lavoratori precari che, da anni si prodigano a favore degli ospiti e che con il loro spirito di sacrificio e di abnegazione e con le loro capacità professionali hanno anche consentito l’apertura della nuova casa di riposo sulla Circonvallazione senza che sia stato assunto nuovo personale. Le norma della Legge Finanziaria approvata a Dicembre 2007 lo consentono.”
Il portavoce Provinciale de La Destra, avv. Aldo Rovito, presente alla riunione ha garantito il massimo appoggio del partito ad ogni azione che sarà intrapresa a difesa delle lavoratrici e dei lavoratori tutti dell’Uspidalì e per mantenere nella mani del Comune un’istituzione cara a tutti i valenzani. “è veramente singolare che nei programmi elettorali dei partiti di sinistra, la lotta al precariato sia al primo posto, ma che nei fatti, le stesse sinistre che governano Valenza si dimenticano dei precari, così come appare strano l’atteggiamento dei sindacati che al Comune di Alessandria si battono giustamente per l’assunzione in ruolo di tutti i precari e che a Valenza, sembrano invece, colpevolmente, tacere.