venerdì 28 giugno 2013

STORACE: SILENZIO SUI FURBETTI DELLA REGIONE LOMBARDIA di F. Storace

È incredibile: i consiglieri regionali lombardi si aumentano lo stipendio in barba ad ogni norma introdotta dopo gli scandali in tutte le regioni e nessuno dice una parola. Lo abbiamo denunciato ieri sul Giornale d'Italia, ma il governo, la regione di Maroni, le forze politiche, i media, persino i cinquestelle tacciono. Accade che una norma del governo Monti preveda che i consiglieri regionali guadagnino un'indennita' uguale per tutti, con le uniche eccezioni dei presidenti delle giunte e dei consigli regionali. Le varie regioni stanno recependo la legge nazionale, la Lombardia lo fa a modo suo. Dando un'indennita' aggiuntiva a chi ha altri incarichi: vicepresidenti o segretari del consiglio regionale, capigruppo, presidenti e vice delle commissioni e via discorrendo. Il Lazio no. Ma stanno tutti zitti. Si intascano migliaia di euro in più al mese ma siccome non si parla della nostra regione, il moralismo nazionale tace. La Destra no. E abbiamo proposto un ordine del giorno in aula, che sarà approvato nelle prossime ore, prima dell'approvazione finale della legge sulla riduzione dei costi della politica, che impegna il presidente Zingaretti a pretendere dal governo Letta un ricorso alla corte costituzionale contro la legge lombarda. Questa volta, almeno alla Pisana, il nostro ordine del giorno lo hanno firmato proprio tutti, grillini compresi. Noi, nel Lazio, abbiamo anche approvato ieri sera tardi, un altro emendamento de La Destra, che dice: "I vicepresidenti del consiglio regionale e i consiglieri segretari (...) nonché i presidenti e i vicepresidenti delle commissioni permanenti e speciali e i presidenti dei gruppi consiliari svolgono a titolo gratuito le loro funzioni". Nel Lazio. In Lombardia si paga.

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