sabato 29 giugno 2013

Non una "cosa nera", ma una "cosa vera": la Destra che serve all'Italia. di Francesco Storace

italia bandiera 2

Oggi a Lecce, giovedi prossimo a Latina, giovedi 11 a Napoli (e forse in Calabria se riusciremo a conciliare le agende), venerdi 12 a Firenze e poi sabato e domenica 13 e 14 luglio la nostra Orvieto. Sta diventando una bellissima marcia questa “next An” che sta contagiando tanta gente che vuole riunificare la destra dispersa. Senza porsi il problema di chi comandera’, ma col principale obiettivo di dire a tutti noi non litigate piu’, dateci un’idea, una bandiera, una battaglia da condurre.
Ricordo le polemiche postelettorali, quando in casa nostra c’era chi si lamentava del tempo troppo lungo che sarebbe trascorso tra febbraio e luglio. E’ stato invece necessario, per riflettere, ragionare, scegliere la strada.
E la strada che porta ad Orvieto sarà quella che ci consentirà di ripartire per una sfida ancora più emozionante. Nel 2007 non riuscimmo a sostituire An in Parlamento - forse perche' già allora tra noi c'era chi credeva di più in Forza Italia... - ora forse il momento arriva. Perché chi lo fondo' deve ammettere che il Pdl e' finto.
Non pensiamo ad una cosa nera, come con scarsissima fantasia hanno scritto i giornali. Magari una cosa vera, viva, appassionante, a meno che qualcuno non pensi che ci si debba candidare alle europee il prossimo anno con le singole liste oggi esistenti, tanto per farsi del male. Sarebbe il trionfo delle destre zero punto sei....
Ad Orvieto decideremo, se saremo tutti d'accordo, un percorso che dovrà finalmente portare alla riunificazione di una destra che si è dispersa per troppi anni e in troppi rivoli. Come dice Pasquale Viespoli, non abbiamo il problema delle candidature, ma quello di un'appartenenza comune da rivivere. Il bivio tra decorazione nel Pdl e marginalità nel sistema politico deve essere spazzato via dalla visuale degli uomini e delle donne di destra.
Recuperare il senso della nostra identità e' il primo nostro dovere. Non predico nostalgie da tempo, ma non mi pare affatto normale che milioni di persone che scelsero la destra ce l'abbiano con Fini più per la rottura con Berlusconi che per quella con la storia da cui veniamo. Il cavaliere del '94 sembra più amato di quello del '22. A me pare fantascienza.
Next An indica comunque una voglia di futuro, da agganciare nel nome della sovranità e della tradizione. Cultura di destra, ne abbiamo disperato bisogno nel momento in cui la sinistra l'ha dispersa, se pensiamo che ormai si occupa solo di cosiddetti diritti civili e di immigrati, se non di droga come diritto. Il diritto e' il lavoro, la Patria e' l'Italia del popolo e non questa Europa monetarista, i nostri figli hanno diritto al padre e alla madre. Possiamo trovare un movimento che dica queste semplici cose senza per questo doversi accordare per governare con chi professa l'esatto contrario? Smettiamola di farci del male: se Berlusconi pensa a una novità chiamata Forza Italia, perché deve essere vista come roba del passato Alleanza nazionale? O qualcosa che comunque da li' riparta?                                                                                                                          La nuova storia dell'Italia e della destra siamo ancora in grado di raccontarla.                    Attendiamo le buone volontà.
 Francesco Storace

3 commenti:

Zeno ha detto...

Dopo avere distrutto tutto ciò che c'era da distruggere, non siete più credibili. Dovevate unirvi prima. Non adesso solo perchè siete allo zero virgola.La nuova destra riparte solo con facce nuove.Via tutti!

Unknown ha detto...

In parte concordo con Zeno. L'idea di Next An è corretta ed è solo il bene della destra. Ma per definire una cosa "nuova" bisogna avere il coraggio di mettere in testa volti nuovi. Purtroppo i vari Crosetto, La Russa, Meloni, Storace... hanno stufato.

Gianca60 ha detto...

Come possiamo fare noi della base per candidarci?